Ben oltre una semplice riparazione.
Questa volta è stata dura e lunga . Questo restauro mi ha decisamente dato del filo da torcere , il risultato finale però anche se frutto di mesi di lavoro è veramente notevole, ma andiamo a vedere cosa è stato fatto.
Un giorno di ottobre un mio cliente mi porta questo esemplare molto raro di preamplificatore made USA . Si tratta del PV1 della Condar-Johnson in pratica il primo preamplificatore prodotto nel 1977 e che si pone alla base di un nuovo pensiero di produzione quella di alta qualità . Infatti l’oggetto era realizzato con componenti di pregio come resistenze a film metallico , condensatori polipropilene e a mica argentata. Gli amanti dell’epoca lo consideravano come il miglior preamplificatore del momento come naturalezza e armoniosità di ascolto.
L’oggetto è arrivato con l’alimentazione pressoché distrutta da un tentativo maldestro di riparazione che non ha fatto altro che peggiorare lo stato dell’alimentatore.
Dopo un consulto non cè stato niente da fare che constatare la non recuperabilità dell’alimentazione. L’unica soluzione la ricostruzione completa dell’alimentatore .
Detta cosi sembra cosa da poco ma ricostruire un alimentatore , senza lo schema e per giunta distrutto , vi posso assicurare che non è stato facile. Il primo passo fatto il revers enginering dello schema elettrico , ogni singolo componente è stato riportato su carta e poi a sua volta riportato su schema elettrico . Tramite Kicad poi è stato ricostruito il PCB tenendo conto degli ingombri e dei punti di ancoraggio in modo da riempire gli stessi spazzi della parte alimentazione.
lo schema è stato ricostruito come l’originale senza aggiungere niente lasciando i valori dei componenti uguali a quelli di origine.
Non è stato tutto rose e fiori , per fare un lavoro fatto bene andrebbe fatto tre volte e forse non basterebbe. Uno dei transistor del circuito ai me non è stato piedinato bene in quanto durante lo sbroglio la foot print assegnata non era esatta . Per fortuna il problema si è risolto facilmente montando il transistor ruotato di 90 gradi. Diverse piccole imprecisioni mi hanno portato a dover risolvere dei problemi che nemmeno potevo immaginare.
Ma chi la dura la vince e dopo un mese trascorso a ricercare rumori provenienti dall’alimentazione alla fine il restauro è andato a buon fine .
l’oggetto è tornato a funzionare in maniera perfetta come lo era da nuovo con la soddisfazione mia e del cliente che mi ha potato questa piccola perla a riparare.